Vi siete mai chiesti che cosa avvenga al di sopra delle nuvole durante una tempesta di fulmini?
La risposta è: the man from another place, o meglio, the men from the other side. Gli uomini dall’altro lato delle nuvole, meglio conosciuti come gli “abitanti della Loggia” nell’affascinante saga di Twin Peaks: “Il Braccio” (The Arm), Bob, Mike ed il Gigante (the Fireman).
«The chrome reflects our image. From pure air, we have descended, from pure air. Going up and down. Intercourse between the two worlds.»
«Il cromo riflette la nostra immagine. Dall’aria pura, noi siamo discesi, dall’aria pura. Andando su e giù. Un’unione (sessuale) tra i due mondi»
(cfr. la contemporanea inquadratura dell’interno della bocca del “Braccio”, che riproduce puntualmente la deformazione di un’immagine riflessa da una superficie cromata.)
Sono il Red Sprite (“Folletto Rosso” = The Arm), il Blue Elf (“Elfo Blu” = Mike, «One and the same» con il Gigante), il Blue Giant (“Gigante Blu” o Fuochista), ammalianti flash di luce rossa e blu chiamati anche “cugini” del fulmine (The Bolt of Thunder = Bob: «I have the fury of my own momentum.» «Io esprimo la furia dei miei stessi impulsi») (1).
Queste “creature” sembrano aver ispirato l’antica epica dei Greci come manifestazioni fisiche degli dei stessi e condividono il luogo “privilegiato” tra la Terra e il Cielo da cui “osservano” e “influenzano” le vite degli uomini. Questo è il luogo “mistico” dove regna il suadente suono della “biofonia” cosmica scandita dall’Electricity (Elettricità) solare e dal suo doppio, l’Yticirtcele (Aticirttele) terrestre, nel vortice dell’energia Sole-Terra che crea e plasma tutta la materia esistente partendo dai suoi “semi” archetipici. Il cupo fragore dei tuoni annuncia la presenza stessa di queste Entità («the birds sing a pretty song and there’s always music in the air.» «gli uccelli cantano una bella canzone e c’è sempre tanta musica nell’aria.»; «Do you know who I am? I am the arm. And I sound like this… » «Tu lo sai chi sono? Io sono il braccio, e faccio un suono come questo…»).
Gli “Esseri aldilà delle nuvole” si muovono attraverso il Wormhole, ossia il passaggio gravitazionale spazio-temporale di massa negativa tra passato e futuro ipotizzato dai fisici Mike Morris e Kip Thorne (2) nel quale, secondo la narrazione della serie, l’agente Phillip Jeffries, capo della Blue Rose task force (3), rimarrà intrappolato, “assorbito”, tramutandosi in una delle “macchine” che producono e trasmettono l’Elettricità divina. Un concetto che pervade di sé l’intera narrazione del film Dune dello stesso David Lynch, dove “la Conoscenza è il Verme: muoversi senza spostarsi”. Il “9”, il “passaggio” innovatore tra l’eterno ritorno dell'”8″ (il mondo degli Uomini, i “Morti”) e la perfezione immobile del “10” (la “mano” di Dio). Il passaggio dell’Uomo “senza paura”.
Paul Atreides (Dune): «Il mio nome è una parola che uccide.» «La paura uccide la mente.» (Atreides, dal greco antico ἀ-τρέω = “che non conosce la paura”)
Maggiore Briggs: «La paura e l’amore aprono le porte.»
Agente Cooper: «Finché puoi, mantieni la paura fuori dalla tua mente. Immagino possa valere per qualsiasi cosa nella vita. Non è così male finché manterrai la paura lontana dalla tua mente.»
Le apparizioni degli strani “abitanti” della Red Room situata aldilà delle nuvole, che ha tutti i connotati fisici di un’oscura macchia solare (4), sembrano corrispondere perfettamente ai getti fiammanti di “antimateria” di provenienza terrestre che vengono intercettati dai rilevatori di flusso di alta energia presenti sulle stazioni satellitari orbitanti della NASA. Con un’impressionante frequenza di più di 500 emissioni giornaliere, la Terra “imita” le sgargianti supernova emettendo un complesso e potente fascio di Raggi Gamma, chiamato TGF (Terrestrial Gamma-Ray Flash), lungo le direttrici del campo magnetico gravitazionale. Gli esperimenti della serie “FIRESTATION”, condotti sulla stazione spaziale ISS in orbita intorno alla Terra a partire dal 2013, sono proprio rivolti allo studio di questo affascinante fenomeno ancora inspiegabile alla luce delle conoscenze scientifiche ufficiali.
E’ questo il programma governativo segreto Project Blue Book (5), “anticipato” nell’opera di Lynch, ed in cui è coinvolto il Maggiore Garland Briggs. Questo progetto, probabilmente agli albori ai tempi della narrazione se non addirittura ispirato dalla stessa, costituisce un elemento di “tangibile” realtà assai rilevante nell’ambito del racconto creativo dell’Autore, tanto che il personaggio del Maggiore giunge a citare, nel corso di una scena della serie e senza apparente motivo, il nome dell’attrice Judy Garland del film “il Mago di Oz”, ossia una persona vera, concretamente esistita e che ha per di più interpretato il ruolo di una “disvelatrice” di inganni, proprio con l’intento di richiamare questa connessione tra realtà e finzione artistica, come del resto anche nel caso del sito internet The Search for the Zone citato nella serie.
E il Folletto Rosso viene veramente “da lontano”. Egli è espressione diretta del Centro infuocato della Terra (cfr. The Jumping Man ossia il sumerico Ba’al, “l’ombelico della terra”, il doppio maschile di Judy/Tanit), folle e danzante, “eccitato” dalla spirale del ritmo della sua nemesi, il Sole (6). Il Folletto Rosso veste gli abiti purpurei dell'”Uomo che salta”, la veste insanguinata dell’Ares primigenio, Enyalio figlio di Gaia (la “Terra”), “colui che uccide”, il “doppio” del Sole (7). Il Red Sprite è la personificazione del Fuoco dell’Essere. Il Folletto Rosso è il braccio “sinistro” dell’UOMO. Perchè “Mike is the Man! Mike is the Man!“, “Mike è l’Uomo! Mike è l’Uomo!”.
Per il prosieguo della nostra indagine è inoltre fondamentale avvalersi del filtro interpretativo offerto dagli studi condotti sul “Ritmo Sole-Terra” dal Prof. PierLuigi Ighina (8), allievo ed assistente di Guglielmo Marconi, cui lo stesso David Lynch riserva un “caloroso” tributo nell’episodio introduttivo della terza stagione della serie, che si apre proprio con la ricostruzione, nel segreto dell’attico di un palazzo di New York, di una “macchina del ritmo di Ighina” (9) per la convergenza delle energie solare e terrestre, al fine di investigare la natura della terribile Judy (10) e “filmarne” la manifestazione. La vita è “pulsazione”, l’incontro tra la spirale sinistrorsa delle forze negative della Terra (11) con il propagarsi destrorso dell’energia solare che genera tutto ciò che esiste. Rielaborando e sintetizzando la “Legge del Ritmo” (Let’s Rock!) del Prof. Ighina, David Lynch ha precorso, riconfigurato ed ispirato la scienza dei secoli avvenire.
E’ infatti attraverso una profonda riconsiderazione della scienza della fisica così come tradizionalmente concepita che possiamo trovare tutte le risposte, grazie anche al prezioso ausilio dei lumi della sapienza antica e della mitologia semitica, greca e norrena. Un approccio che il Maestro Lynch ha saputo ben dissimulare in apparenti richiami a misticismi orientali, rituali voodoo e ascendenze Navajo etc., retaggi di certo non estranei alla stesso tipo di trascendenza ma molto meno “accademici” e, di conseguenza, più facilmente proponibili al grande pubblico che, come ben rappresentato dal personaggio di Windom Earle, è suscettibile alle facili ed effimere velleità di potenza.
Twin Peaks nasconde una profonda analisi dell’ordine cosmico, così come scaturito dall’ultima “Titanomachia”, che si propone di cambiare i canoni della nostra stessa percezione dei fondamenti dell’Universo e della natura del Tempo degli Uomini. Un vero e proprio upside down (12).
Fuoco cammina con me è la Parola, è l”‘inganno della doppiezza dell’Essere”, è la formula dell’Esistenza, è il significato stesso della Vita su questo pianeta, che è talmente meravigliosa da poter condurre all’estasi ma che è anche, se non soprattutto, crudeltà, dolore, sofferenza e morte. Fuoco cammina con me apre il Passaggio (Wormhole) e consente il moto interdimensionale ed interspaziale.
Può un semplice essere umano “ardere senza bruciarsi”? Può un’anima gridare libera, “Vivere ardendo e non bruciarsi mai” (G. D’Annunzio, l’Impresa di Fiume, 1919) ? Chi potrà sconfiggere il Fulmine e porre fine al tempo del suo regno di violenza, menzogna ed ipocrisia?
Dana Hayward: «Do you think that if you were falling in space… that you would slow down after a while, or go faster and faster?» «Se adesso tu finissi alla deriva dello spazio, pensi che ti fermeresti dopo un po’ o cadresti sempre più veloce?»
Laura Palmer: «Faster and faster. And for a long time you wouldn’t feel anything. And then you’d burst into fire. Forever… And the angel’s wouldn’t help you. Because they’ve all gone away.» «Sempre più veloce, per qualche minuto non sentirei niente di niente, alla fine però prenderei fuoco e arderei in eterno e gli angeli non mi potrebbero aiutare, perduti anche loro in un grande vortice.»
English version: https://www.intell-attuale.it/the-man-from-another-place-english-version
© Matteo Fulgenzi
(1) Bob è il diminutivo di Robert, nome che evoca forza, potenza e splendente bellezza. Lo “spirito” Bob ha gli stessi smodati ed incontenibili appetiti sessuali del dio greco del Fulmine. Il “Folletto Rosso” è un fenomeno elettrico atmosferico ancora poco studiato. E’ considerato come un “alone” dei cosiddetti Elves (Emission of light and very lowfrequency perturbations due to EMP sources) e dei TIPP (Trans-ionospheric Pulse Pairs), coppie di impulsi elettromagnetici. https://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_rosso
Una delle immagini “lynchiane” più caratteristiche, la cherry pie (la torta di ciliegie) è proprio una “materializzazione” dell’elemento primario: la ciliegia è il frutto del “fuoco”e la torta è un simbolo del (possibile) controllo su quell’elemento da parte dell’Uomo (il Fuoco “Nero”). Non a caso sarà proprio la torta di ciliege, la stessa che accompagnava i pensieri dell’Agente Cooper durante i primi istanti dell’ingresso a Twin Peaks, a salvare la vita a Dougie Jones. La stessa Signora Ceppo esclamerà: This cherry pie is a MIRACLE!
In una lettura alchemica e archetipica della narrazione di Twin Peaks, Laura incarna proprio la Croce degli Elementi, l’Etere, il “Quinto Elemento” di nuovo equilibrio “aureo” tra FUOCO (Bob, anche “Fuoco Nero” sprigionato da Jowday, il Gigante in qualità di Fireman), ARIA (Mike, il Gigante e la Loggia Nera), Acqua (Dido e la Loggia Bianca) e Terra (Jowday, Sarah, Jumping Man).
Il simbolo (della seconda “versione”) dell’anello “della Loggia” (e della Caverna del Gufo) sembra, inoltre, richiamare anche la struttura molecolare dell’etossietano, ossia dell’Etere. E l’Etere “classico”, la Quintessenza, l’Oro “alchemico”, la Garmonbozia di cui sono fatti i seeds maneggiati dagli esseri della Loggia per replicare gli esseri umani e che sembra poter materializzare “sogni” e “incubi” (come nel film Sfera, di Barry Levinson), sembra a sua volta suggestivamente rievocare l’Ununennium, l’ipotetico elemento chimico n° 119 di massa 315, gruppo 1, periodo 8 (tutti numeri cari alla serie di Lynch e spesso ricorrenti) ottenibile solo tramite la fusione nucleare (richiamata, nella serie, dall’esplosione atomica del Trinity Test come sconvolgimento dell’equilibrio del “multiverso” pluridimensionale, cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Multiverso), alla stregua degli altri elementi “superpesanti” della tavola periodica. Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Ununennium
Nell’antica mitologia greca, Etere è una divinità primigenia. È la potenza divina del cielo superiore e più puro, della luminosità del giorno, dell’Armonia del Tutto. Si tratta della divinità dell’Aria superiore che solo gli dei “respirano”, nell’Alto dei Cieli dove è racchiusa la Luce, in contrapposizione all’aria respirata dai mortali (in greco ᾿Αήρ, Aer), da cui discende anche il significato “esoterico” dell’Etere come “quinto elemento”, ossia puro “Fuoco spirituale” e motore immobile dell’intero Universo.
Una teogonia orfica di profondo stampo alchemico riferisce che “dall’Acqua e dalla Terra prese origine il serpente Chronos (il Tempo). Ad esso era congiunta Ananké (Ἀνάγκη, dea della Necessità), incorporea e per natura identica ad Adrastea (la dea che allevò Zeus quando Rhea lo sottrasse alla voracità di Crono e lo nascose a Creta in una grotta) con le braccia aperte a contenere tutto il mondo. Etere “umido” è figlio di Tempo e fratello di Chaos senza limiti e di Erebo nebbioso. In questa triade ,Tempo genera l’Uovo cosmico da cui nasce un essere dall’aspetto sia femminile che maschile: Protogono o Pan. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Etere_(divinit%C3%A0)
Nell’era moderna, con il termine “etere” si indica lo spazio atmosferico in cui avviene la trasmissione delle onde elettromagnetiche utilizzate nelle trasmissioni radio e nelle telecomunicazioni.
Al termine della terza stagione, Lynch ci presenta il simbolo del Fuoco “capovolto” come ANALEMMA, una particolare curva geometrica a forma di otto o “lemniscata” che può descrivere l’orbita di Saturno così come osservata dalla Terra e da cui, verosimilmente, deriva il simbolo matematico dell’infinito da interpretare, a questo punto, come “eterno ritorno”. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Analemma. Saturno è la Stella Nera dei Tempi Antichissimi. Il Primo Sole dei tempi dell’Eden, quando gli umani godevano della generosità spontanea della Terra senza lavoro, nell’Età dell’Oro (alchemico, dell’Equilibrio ormai perso nel fluire della precessione degli equinozi) descritta da Esiodo, Ovidio e nella Genesi biblica. Figura fortemente sincretica, nell’antica mitologia romana Saturno aveva due amanti che incarnavano diversi aspetti del dio. Il nome di sua moglie Ops, l’equivalente romano del greco Rhea, significa “ricchezza, abbondanza, risorse” (da cui lett. saturo = pieno di risorse) ed era originariamente associata a Consus, “seminare, fondare”. Ancor più risalente era l’associazione di Saturno con Lua (“distruzione, dissoluzione, scioglimento”), la dea delle armi insanguinate dei nemici uccisi in guerra. Il richiamo al binomio Ba’al/Tanit, dee di creazione e morte, è quindi evidente, così come il parallelismo con la figura di Lucifero/Satana, di cui il nome latino Saturno sembra riprendere anche etimologicamente il significato di “antagonista” che “falcia” il creato sia come “morte” sia come successiva “semina” e “rigenerazione” (il simbolo astrologico di Saturno è appunto la “Falce”) o, nel caso in questione, di Firemen (= pompiere) che estingue il Fuoco (della Vita), con gli “anelli” dei dischi di vinile a richiamare l’associazione tra lo scorrere del Tempo (ed il suo riavviarsi uguale a se stesso) e LA SETTIMA SFERA del sistema solare. Cfr. https://axismundi.blog/2018/03/03/saturno-il-sole-nero-dei-primordi e https://axismundi.blog/2017/04/01/simbolismo-stellare-e-simbolismo-solare
Suggestivo richiamare la tradizione latina primigenia, consacrata nei Saturnalia dell’antica Roma, secondo la quale Saturno si rifugiò nel Lazio una volta scacciato dal suo “regno”: forse un richiamo alla fuga dei troiani da Ilio/Troia e alla leggenda delle nascita della città “eterna” (perché fuori dal “tempo”, non divorata da Crono). Cfr. http://www.ilsapere.org/il-culto-di-saturno
La Madre dei draghi (= la Morte) offre agli uomini la libertà da ogni oppressione esterna (come la tirannia e la povertà) ed interna (come la morale imposta o la falsa-coscienza), ossia dalla Ruota dell’equilibrio della contingenza umana dove pochi dominano a spese del sangue altrui (Arcano Maggiore 10) o addirittura impossessandosi della vita e del “volto” altrui (Jaqen H’ghar, l’uomo senza volto), e la realizzazione della piena felicità terrena in cambio del riconoscimento, della presa di consapevolezza da parte degli esseri umani di quello che è il Suo diritto a regnare su questa Mondo, stabilito da Dio, che La ha incoronata Regina di questa Terra. Tutti gli Uomini devono morire (Valar morghulis), sempre e comunque, ma solo chi si “inginocchierà” (bend the knee!) alla Nera Signora potrà vivere veramente e addirittura rinascere, perché al Drago segue sempre la Fenice. Non a caso il Re dell’Inverno (freddo = tentativo di conservazione) è stato creato dagli uomini per tentare sfuggire in modo innaturale e, soprattutto, inefficace alla propria fine. I seguaci dell’Inverno sono infatti tutti “non morti” e sicuramente anche “non vivi”.
courtesy of http://www.disegnailcentro.it
Il simbolo del FUOCO NERO del Chaos Primordiale sprigionato dall’esplosione atomica del Trinity Test, espresso da Jowday (Madre-Terra) tramite il Braccio/Nano Rosso (Aria) ed incarnato in Bob (Fuoco) è, non a caso, anche il contrario “capovolto” del simbolo dell’Etere (Armonia Cosmica).
Bad Cooper “rompe” contro l’immagine di se stesso riflessa nello specchio il 7° chakra dell'”armonia del vivere il presente” (Sahasrara), il “chakra della corona” (Cfr. “Il re ed io”). Quindi, posseduto dal demone Bob, si lancia nella sfida di “trovare Judy”, ossia di controllare il tempo. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Chakra
(2) Non per niente, ancora una volta, il “caso” ci ripropone anche nella realtà l’associazione tra i nomi THOR(ne) e MIKE, il “fulmine” della tradizione norrena e suo “cugino” Mike. E il cognome “Horne” ci apre altri “mondi” di Twin Peaks. Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Mike_Morris_(physicist)
(3) “Jeffries” è il plurale di Jeffry (it. Goffredo), nome di origine normanna che ha, appunto, due significati etimologici: “ostaggio” e “in pace con Dio”. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Geoffrey
Le macchine che “producono” ELECTRICITY solare e ne “trasmettono” la rifrazione sulla superficie lunare, generando il TEMPO nella sua scansione in anni e mesi (lat. Mensem = Luna). La particolare “forma” di queste macchine richiama poi quella di una “teiera” che emette del vapore (specialmente nel caso della trasfigurazione di Jeffries): forse un omaggio all’Operazione “Teapot” (Teapot MET – Military Effects Test), una serie di 14 test nucleari condotti in Nevada nel 1955, in ossequio al filone interpretativo “nucleare” attraverso il quale il genio di Lynch dissimula molti dei reali significati esoterici della serie. Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Teapot.
(4) Le macchie solari presentano delle zone di contorno rossastre e frastagliate, perfettamente richiamate dal tendaggio purpureo della Loggia Nera. Le zone interne delle macchie solari presentano zone oscure caratterizzate da forte carica elettromagnetica, raffigurata dalle scariche elettriche “stilizzate” che figurano sul pavimento della Red Room. Affascinante è anche il parallelo tra i corridoi che connettono i diversi ambienti della Loggia ed i “corridoi di Luce” che normalmente separano le macchie solari l’una dall’altra. La forma della macchia solare è esplicitamente richiamata dalla pozza di “olio esausto” posta in corrispondenza dell’ingresso della Loggia, a sua volta circondata dai 12 alberi di sicomoro, il “fico” del male, del polo negativo dell’energia, che segnano l’ingresso del Tartaro (gli Inferi). Interessante il richiamo alla dea egizia Hathor, dea della natura, degli alberi e quindi dell’oltretomba, chiamata la Signora del Sicomoro. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Macchia_solare e https://it.wikipedia.org/wiki/Hathor
Analoghi parallelismi possono essere richiamati tra la rappresentazione artistica delle due Logge Nera e Bianca ed i concetti fisico-matematici più ampi di “buco nero” e “buco bianco” che figurano nelle equazioni di campo di Einstein e prefigurano i ponti di Einstein-Rosen (non a caso, The Blue Rose) come soluzioni di vuoto nello spazio-tempo. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Einstein-Rosen
Suggestiva l’analogia visiva tra la ricostruzione grafica del wormhole e l’aspetto dell'”occhio” nell’esagono di Saturno. Cfr. https://www.focus.it/scienza/spazio/la-tempesta-esagonale-e-psichedelica-al-polo-nord-di-saturno
(5) Il nome Blue Book, il “Libro dell’inspiegabile” (il colore blu) ha un esplicito ascendente biblico. Il Maggiore Briggs è infatti ingaggiato nell’indagine dei misteri dell’ “oceano di vetro e fuoco” descritto nel libro della Rivelazione, L’Apocalisse di Giovanni. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Apocalisse_di_Giovanni
(6) Cfr. il pantheon semitico https://it.wikipedia.org/wiki/Baal, https://it.wikipedia.org/wiki/Anat, https://it.wikipedia.org/wiki/Mot_(divinit%C3%A0) e https://it.wikipedia.org/wiki/El_(divinit%C3%A0) Ricorrente nella serie è il richiamo all’uovo cosmico, il simbolo del mito della creazione dell’Universo, lo “0” primordiale. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Uovo_cosmico
(7) La stilizzazione del pavimento della Red Room richiama, allo stesso tempo, anche l’elemento Acqua. L’acqua è il fuoco “critico”. Il quarto stato dell’acqua, sottoposta a forte pressione e carica elettromagnetica, è il Fuoco. E dal sangue di Urano (il Cielo) evirato dalla Madre Terra, ancora una volta rappresentato dal tendaggio purpureo, riversato nelle acque del mare di Cipro, nacque Afrodite, la statua “classica” della Loggia Nera. Afrodite dea dell’attrazione, della polarità magnetica, della sessualità. Afrodite amante di Ares (A-Res, “anti-realtà”, anti-materia, quindi “irrazionalità” e “disgrazia”). https://it.wikipedia.org/wiki/Plasma_(fisica)
(8) Nell’ambito della Teoria del Prof. Ighina, le macchie solari compaiono sulla superficie del Sole come conseguenza dell’azione di penetrazione nella fotosfera della spirale di forze elettromagnetiche negative di rifrazione provenienti dai corpi celesti del sistema solare e, specialmente, dalla Terra. Cfr. https://www.fortunadrago.it/approfondimenti/pierluigi-ighina
(9) La MACCHINA DEL RITMO SOLE – TERRA, o “macchina rotativa” del Prof. Ighina riproduce il movimento rotatorio dell’energia solare che consente di far vedere gli oggetti in movimento per RIFLESSIONE della Luce, producendo proiezioni interne ed esterne del RITMO SOLARE – TERRESTRE. Cfr. https://www.youtube.com/watch?v=PFIX0QGtrQI
(10) La Madre Terra, summa di ogni forma e sostanza della femminilità magistralmente declinata nei personaggi femminili della serie, temibile divinità arcaica e sincretica (cfr. Gea, Rhea, Cibele, Era presso gli antichi greci e l’egiziana Iside, Ishtar, Tanit/Ba’al, etc.) del moto potente delle acque e della furia del terremoto, che oscurando il Sole con le nubi crea il suo fuoco, la sua luce, la sua verità, il suo “SOGNO”: il Fulmine. (Si pensi alle mega-eruzioni vulcaniche come secondo fattore determinante del cambiamento climatico dopo lo stesso ciclo solare, ed in risposta ad esso, e a come questo fattore abbia di fatto scandito nella storia del pianeta l’evoluzione delle specie animali e della Civiltà umana, influendo sulla vivibilità dei luoghi geografici, la percorribilità degli spostamenti e, soprattutto, sulla disponibilità di cibo.) Il Regno del Fulmine è, in realtà, il Regno delle Tenebre, del Sole “oscurato”, il Regno femmineo della Madre “ingannatrice”, Il Regno della Ragione della Forza (unidimensionale), più che della Forza della Ragione (pluridimensionale). (cfr. l’Arcano Maggiore n°15, il Diavolo, 15 è il numero sacro a Ishtar)
Ne consegue come tutti gli istituti del c.d “patriarcato” siano in realtà delineati ad immagine e somiglianza dei primordiali aneliti femminili di passività e sottomissione, dissimulati antiteticamente in istanze “matriarcali” di potere e controllo di cui gli uomini, schiavi delle proprie “debolezze”, sono mere pedine ridotte in vincoli. Paradossalmente, ne consegue come il moderno “femminismo” oltranzista sia verosimilmente connesso a fenomeni di alienazione e manipolazione di soggetti in profonda difficoltà psico-identitaria, inconsapevolmente o meno rivolti alla distruzione di quello che, di fatto, è il dominio femminile su questo pianeta proprio tramite la faziosa ed esplicita connotazione “di genere” di quel “non-detto” che, al contrario, ha finora reso almeno “sostenibile” l’ipocrisia di questo assetto del mondo degli esseri umani, in ogni sua articolazione. La Potenza non è Atto, ma presupposto ed induzione all’Atto. L’afflato “femminista” aspira, di fatto, a trasformare un mondo dove tutto si compie per “desiderio” femminile, in una realtà dove le donne svolgano il ruolo degli uomini e, di conseguenza, questi ultimi ne risultino “femminilizzati”. La “femminilizzazione” del maschio, però, spezza solo le sue “catene” ontologiche, con pregiudizio dell’intera dialettica universale dell’Essere che, a sua volta, non tarderà a ritrovare un nuovo equilibrio, anche prescindendo dall’esistenza stessa dell’Uomo.
Audrey Horne: «…uno di questi giorni…prima che tu te ne accorga…diventerò grande, diventerò una donna. Dio ti salvi quel giorno!»
Judy è il lato “oscuro” di Laura (e di ogni donna), il suo blackfire (o blackburn), richiamato dal nervous about meeting J. scritto, non a caso, sull’ultima pagina del suo diario.
Si possono, inoltre, desumere parallelamente alcune rilevanti considerazioni su come il Regno della Tecnologia umana, e della sua “elettricità” artificiale, sia invece il Tempo della menzogna che corrompe e allontana gli esseri umani stessi dalla consapevolezza della “Natura delle Cose”. Cfr. https://www.soundwall.it/lalienazione-la-nuova-socialita
(11) La composizione dei caratteri che formano il nome della titanica YEODAY (Jowday), in ebraico יודעי = “io lo so”, offrono la stilizzazione del “Red Sprite”, il simbolo inciso sulla pietra elettromagnetico-isolante di formica (for-Mike) dell’anello di “Fuoco cammina con me”. E’ l’anello del “peccato originale”, del matrimonio come “sacrificio”, l’anello di Prometeo, l’anello della condanna imposta all’Uomo dal dio del Fulmine alla sudditanza nei confronti dei vincoli materiali della Terra e, allo stesso tempo, l’anello dell’impulso (ingannevole) all’autodeterminazione, alla liberazione (impossibile) dai vincoli delle leggi del Cosmo, che dalla Terra stessa emerge potente: l’anello del Potere stesso, del controllo del fuoco della conoscenza e, quindi, dell’autodistruzione (di “Tolkeniana” memoria). Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Gea, https://it.wikipedia.org/wiki/Cibele e https://it.wikipedia.org/wiki/Baal
Suggestivo è il possibile parallelo tra “l’Uomo da un altro luogo” (The man from another place) e l’etimologia del lessema etnolinguistico “Ebreo”. Tra le diverse ipotesi sull’origine del termine, rilevante appare quella che ne riconduce il significato al verbo avàr, “passare; passare accanto; passare oltre; attraversare”. Il termine si applicherebbe quindi ad Abramo, colui che Dio prese “dall’altra parte del Fiume [Eufrate]” (Gsè 24:3). Cfr. https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200001952
Nell’universo rotante toroidale, detto “a ciambella”, teorizzato dal matematico austriaco K. Godel, due o più geodetiche (la curva più breve che congiunge due punti di uno spazio) di tipo tempo possono intersecarsi e/o sovrapporsi. Il termine Geodetica (Geodetics) sembra addirittura richiamare il nome della titanica Jowday (pron. “Geodey”), rafforzando il parallelismo di significato tra “trovare Judy” e “controllare il Tempo”. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Metrica_di_G%C3%B6del e https://it.wikipedia.org/wiki/Geodetica
I personaggi della serie che fungono da “ipostasi” di Judy sono diversi…Laura/Sara/Carrie, Jumping Man, the Experiment, le “varie” Diane con i diversi colori delle acconciature (la “frangetta” rossa richiama chiaramente il disegno con le coordinate del Jack Rabbit’s Palace) etc. Le “appendici” che sembrano spuntare da dietro il cerchio richiamano probabilmente “colui che si nasconde dietro la Luna”, ossia Saturno/Crono/Ra. La carta dell’Asso di Picche nelle mani di Bad Cooper è quindi è un simbolo composto, che deriva sempre dall’inverso del simbolo del Fuoco nella caverna del Gufo. Colpisce subito l’attenzione dell’osservatore l’analogia tra le due ciocche di capelli nel frame che ritrae il volto emaciato (nero) del cadavere di Laura avvolto nella plastica e le due “antennine” del misterioso simbolo ricavato sull’Asso di Picche. Anche la superficie “graffiata” della carta da gioco sembra chiaramente richiamare le pieghe del telone che avvolge il corpo di Laura. Lo stesso Asso di Picche rappresenta il Fuoco Nero (seme di Picche = Spade = elemento Fuoco) e quindi ben si sposa con la tormentata vita, “amorosa” e non, di Laura Palmer. Ecco perché Laura is the One = Laura è l’Asso di Picche. Tutti i personaggi di Twin Peaks sono, in fondo, personificazioni degli Arcani Maggiori e Minori dei Tarocchi (es. La Signora Ceppo = Regina di Bastoni – Cfr. https://www.tarocchionline.eu/regina-di-bastoni.html).
Estremamente interessante è, inoltre, il richiamo al dio Thoth, nome greco del dio egizio DHWTY (Djehuti). Suggestiva è infatti l’affinità tra la “lynchiana” Judy e la translitterazione fonetica del nome di questa importante divinità del pantheon egizio, dio del tempo e della morte, della misura e della scrittura (ossia della conoscenza e dell’autodeterminazione umana), per lo più associata alla sua consorte ed ipostasi Maat, la dea con la “piuma” (la stessa che ritroviamo nel personaggio della Senorita Dido, compagna del Gigante sull’Isle of Flame, luogo natale di Thoth!), dea dell’ordine cosmico e grande madre d’Egitto (Terra), “pesatrice” delle anime nell’aldilà. Uno dei principali appellativi di Thoth, in qualità di “luogotente” di Ra sulla Terra, era inoltre “La Luna”, appunto quale entità astrale che scandisce il tempo (e questo ci suggerisce, inoltre, di chi Diane – ossia Artemide, dea della Luna – sia la tulpa e perchè, quindi, a detta di Jeffries, l’agente Cooper conosca già molto bene Judy). Immediato il richiamo alle parole della Log Lady: Watch for that one, the one I told you about, the one under the moon. Il “dualismo” Sole-Luna e Ra-Thoth suggerisce, infine, Judy come doppelganger del Gigante, Thoth come alter-ego di Saturno/Crono, e la saga di Twin Peaks come il racconto di una nuova definizione degli equilibri tra il tempo come “morte” e il tempo come “cambiamento” e “rinascita” (esemplare l’immagine del Fireman che sale i 13 gradini della scala dell morte alchemica per generare Laura, la “palma” ossia l’araba fenice) resasi necessaria dopo lo sconvolgimento dello spazio/tempo indotto dalle esplosioni atomiche del XX secolo. Gli estimatori FWWM non potranno inoltre che “sobbalzare” nell’identificare il “babbuino” come raffigurazione di Thoth. Parafrasando Crowley, divinity is animality… e forse proprio nel dualismo insito nella sua doppia raffigurazione come uccello Ibis (dal becco simile proprio alla bacchetta di uno scriba) o come scimmia risiede la “doppiezza” di questa divinità che Lynch e Frost hanno, probabilmente, voluto tradurre artisticamente nella lotta tra il Fireman e Judy, ossia tra le due “facce” di una figura mitologica spesso associata al dio greco Hermes ma che molti non esitano infatti ad accostare anche al Giano Bifronte dei Romani. Immediata subentra l’associazione tra il “becco” dell’ibis (l'”arma” che ucciderà i due amanti nell’attico newyorkese alla rivelazione di Judy) nella rappresentazione “classica” di Thoth e la maschera a punta del Jumping Man, l’entità “unitaria” di Mike ed il Nano Rosso (il “Braccio”) prima dell’auto-mutilazione, come si rivela esplicitamente nell’ambiguo finale di FWWM (e che, tra l’altro, stringe in mano una croce-ankh, simbolo di rinascita, esattamente come il dio). Il Jumping Man, quindi, a sua volta è uno e lo stesso con il Gigante, ossia suo doppio ed “ipostasi” (manifestazione), e spirito “ospite” di Carrie/Sarah, la madre di Laura Palmer. Non è quindi un caso che la “macchina” Jeffries, subito dopo le allusioni a Judy, comunichi a Bad C. le coordinate di accesso alla Loggia Bianca, ossia la posizione del Jack Rabbit Palace (il buco del Bianconiglio di Lewis Carroll). Fortemente suggestiva è infine la prossimità fonetica con il toponimo storico Judea, vista la palese affinità con il nome sacro del Dio ebraico, il Fuoco che arde e il Dover-essere. Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Thoth e https://en.wikipedia.org/wiki/Maat
Ne consegue un immediato richiamo ad alcuni elementi della saga di George Lucas, Star Wars, dove la religione Jedi (non certo casuale l’assonanza con i temi lynchiani) è il culto dell’Equilibrio Cosmico praticato, questa volta, da adepti iniziati alla Forza, ossia al Fuoco dell’Unità del Tutto e dell’eterno bilanciamento tra gli opposti che pervade ed informa l’Universo, rigenerandolo in eterno da se stesso. Una rivisitazione in chiave “esoterica” ed elettro-magnetica di ciò che in campo fisico viene definito in funzione della massa, ossia la GRAVITA’. Nel film L’ultimo dei Jedi, Luke Skywalker (ossia la luce che cammina nel cielo, non a caso figlio di Anakin e del lato “oscuro”, riproponendo il parallelismo con Thoth e suo padre RA) vive in esilio su un’isola sperduta nell’oceano dove custodisce il sacro retaggio della religione Jedi: che sia proprio un riferimento all’Isola di Fuoco di DHWTY? Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Jedi
Suggestiva infine la possibile interpretazione del sinolo JUDY-BOB-LAURA come rielaborazione del connubio tra ATUM-RA (Saturno), THOT e SESHAT, altra consorte-paredra di Thoth e dea della scrittura, della matematica e dell’architettura. L’intera storia di Twin Peaks scaturisce dalla “scrittura” del diario di Laura Palmer. L'”unione” di Thoth e Seshat, sua ipostasi femminile, è la grande G, il Grande Architetto dell’Universo della Massoneria AGDGADU, lo “scorrere” del Tempo figlio del Tempo assoluto ed “immobile”, la Luna (18) che dal cielo disegna il nostro Mondo (21) e ne scandisce il Tempo nella luce del Sole (19). Cfr. https://tanogabo.com/thot-il-dio-degli-scribi, https://axismundi.blog/2018/03/03/saturno-il-sole-nero-dei-primordi e https://it.wikipedia.org/wiki/Seshat
La suggestione del nome “palindromo”: Thoth e/è Bob?!
L’Ankh egizio nelle mani del Jumping Man e del dio Thoth/Djeuty e le rappresentazioni iconografiche di quest’ultimo.
LAURA IS THE ONE – I capelli di Laura sembrano richiamare le antennine dell’Asso di “Picche” (simbolo del Fuoco Nero), così come i “graffi” sulla carta sembrano riprodurre le pieghe del telo di plastica che avvolgono il cadavere di Laura Palmer.
Quindi si arriva all’ultima incarnazione di Judy, ossia a “Sarah” (Palmer), ossia la “Stella” (significato del nome) perchè la “Stella del Mattino” è colui che si “nasconde dietro la Luna”. Seguono i temi della serie Strange Angel.
L’immagine che ritrae una bomba atomica nelle prime frazioni di secondo successive alla detonazione pone in evidenza il fenomeno del Rope trick effect. Evidente il richiamo alla simbologia di Twin Peaks. Il Rope-trick-effect sembra rievocare un altro simbolismo caro allo “sciamano” Lynch: quello dei palchi di cervo, simbolo della rigenerazione ciclica. Ancora una volta, è incredibile il parallelismo tra la pista nucleare e quella antropologico/esoterica nell’opera di Lynch e Frost.
Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Rope_trick_effect e https://axismundi.blog/2018/09/05/la-magia-delle-mainarde-sulle-tracce-delle-janare-e-delluomo-cervo/comment-page-1/
Palchi di Cervo – simbolo di rigenerazione e rinascita Cfr. http://www.eticamente.net/49546/il-cervo-un-animale-dai-mille-significati-simbolici.html
pictures courtesy of NASA and David Lynch
(12) E’ lo stesso Lynch a rivelarlo “esplicitamente” nella lingua “inversa” della Loggia che, naturalmente, richiama la scrittura “sinistrorsa” dell’Ebraico: The gum you like is going to come back into style… = elystotnikcabemocotgniogsiekilmugeth = אליצנככבבת גנוגסימורגתאה (Alitznccbbt Gnogsimorgtah, Lo gnosticismo è mitologia, con l’esplicito richiamo ad El e Kochab, il Sole e le Stelle) = אליצניקכבהמוכתגנוגסיקילגמטת (L’Elisir della Vita è il magnete “femminile”) = אלישטותניקכבהמוכתגנוגסיקאלמוגיית (La “Verità” è una maschera a strati ellittici).
E ancora: She’s my cousin, but doesn’t she look almost exactly like Laura Palmer? = remlaparualekilyltcaxestomlakoolesht’nseodtub = רמלהפרואלקילילתכקאסטומלקולשיט’נסאודטבניסוך ים סי אש = Non lascerò andare via nessuno dal mare di vetro e fuoco.
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ndr. Le traduzioni ed interpretazioni sopra esposte sono realizzate con l’ausilio di traduttori automatici e stilizzate in base al significato, anche cabalistico, delle singole lettere. L’ autore non ha, comunque, alcuna pretesa di trascendere la dimensione prettamente artistico-letteraria e filosofica della presente trattazione.
La carta dell’Appeso è l’immagine che chiude la storia dell’Orlando pazzo per amore nel libro di Calvino “Il Castello dei destini incrociati”. Orlando, il paladino impazzito e già rappresentato dal Matto, viene legato a testa in giù e, recuperato il senno, afferma: «Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge anche all’incontrario. Tutto è chiaro». Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Appeso
Galleria “JUDY & BOB”:
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NdR. Si ringraziano gli utenti del gruppo Facebook “Esplorando Twin Peaks 2017”, ed in particolare l’Amministratore del gruppo – Cosmo Tecnezio, per la condivisione di materiale tematico e illustrazioni. Tutti gli appassionati dell’universo dell’opera di David Lynch sono caldamente invitati ad aderire on-line al gruppo Facebook per ulteriori approfondimenti e riflessioni sempre nuove su questo affascinante mondo filosofico ed artistico. https://www.facebook.com/groups/esplorandotwinpeaks